Signorponzainauguracose: un'altra novità a partire da questo numero. Poi 4 recensioni (due a 5 ⭐️!), un podcast che mi ha divertito un sacco e poi le liste per l'estate, le altre notizie e gli sconti.
Io ho provato ad ascoltare "parlarne tra amici" un paio di volte, ma non ce la posso fare. Daria Bignardi è di una spocchia insopportabile, almeno per me. Mi ha dato fastidio per esempio in una puntata in cui si parlava di Sally Rooney e del fatto che una libraia indipendente si fosse un po' lamentata del boom della Rooney che oscurava tutto il resto, mentre le librerie indipendenti faticosamente cercano di proteggere la bibliodiversità e proporre, senza troppo successo, autori validi ma meno noti. La Bignardi ha liquidato la questione definendo "coglione" chi non ama Sally Rooney. Mi è sembrato veramente fuori luogo. Ci sono tanti podcast che parlano di libri in maniera più rispettosa e meno snob, per esempio "Copertina" di Matteo B. Bianchi. Grazie per i consigli come sempre e buona estate! 😊
Anche io ho avuto la stessa sensazione, ma ho ascoltato solo due puntate e forse mi sono piantata su quel pregiudizio. Inoltre una delle due puntate parlava de Il giorno dell'ape, che ho detestato dalla prima all'ultima pagina. Quali altri podcast ascolti che parlano di libri, io ne cerco sempre ma poi mi annoiano
Io ho notato un miglioramento dopo le prime 2-3 puntate, anche se ribadisco che non l'ho trovato sempre perfetto, qualche uscita discutibile e qualche puntata meno interessante di altre ci sono (come credo naturale). Io oltre a Copertina che citava @Sudestada ascolto anche Comodino, ma concordo con te che è difficile trovare podcast che parlino di libri ma siano anche un po' brillanti / divertenti. Forse dovremmo lanciarlo noi! 😄
Capisco questo punto di vista, anche io ho trovato alcune uscite discutibili (anche se credo ci sia spesso almeno un tentativo di ironia, questa è la mia percezione). Quello che fatico a trovare in altri podcast su questi temi è la parte di divertimento in cui non ci si prende troppo sul serio, ma probabilmente questa cosa è anche legata alla mia ignoranza dell'esistenza di altri podcast che hanno lo stesso tono (per cui se hai altri da consigliarne io ascolto volentieri!). PS: Anche io da sempre fan di Copertina (credo di averlo consigliato nel primissimo numero della mia newsletter a febbraio 2020, numero andato completamente perso nel web, da qui il mio "credo" 😄). Buona estate anche a te ♥️
Tu non lo sai ma io ho un accordo con Visa, Mastercard, American Express e guadagno una % su ogni transazione! 😂 La parola d'ordine (oltre a DELIVERARE) è FATTURARE!
Con tutta l'arroganza di questo gesto ti dico che.
Io lo scorso anno ho scritto un romanzo, era estate e poco dopo sono passato in libreria, scoprendo e poi amando Wellness, di Nathan Hill.
Wellness è il seguito del mio libro, idealmente: uno dei personaggi immagina esattamente si scrivere un libro che parli della disgregazione di una coppia, di guardare dentro ad una relazione e vedere quando tutto si rompe.
Il mio è uscito a dicembre, si chiama Sfumature , io sono Alessio Falavena e il mio libro parla di tre esistenze fratturate che si incontrano una sera e di tutto quello che succede dopo.
Dei loro vuoti, delle loro paure, di ciò che accade dopo quell' incontro.
Ho poi amato Nathan Hill, mi ha stupito come quasi in parallelo stesse scrivendo, idealmente, il seguito del mio libro.
E metti mai che avrai voglia di dare una possibilità al mio romanzo, beh, troverai sicuramente delle affinità:)
Grazie Alessio per il tuo messaggio! E per aver condiviso questa "connessione" con Wellness di Nathan Hill. Il modo in cui racconti l’intreccio tra il tuo romanzo e il suo mi ha incuriosito non poco...
Intanto hai tutta la mia stima: riuscire a scrivere (e pubblicare!) un romanzo è già di per sé (ai miei occhi) un'impresa enorme! 👏
In un certo senso pubblicarlo è stato qualcosa di cui nemmeno mi sono reso conto.
Ho ricevuto la proposta di pubblicazione in un tempo vergognosamente breve da quando ho iniziato a mandare le mail alle case editrici, sì, è una casa piccolina e indipendente e sì, ho scoperto che dopo averlo scritto, editato, pubblicato poi c'è tutto il mondo delle presentazioni, incontri, concorsi, ne parli, è una fiammella che cerchi di tenere sempre viva, in fondo non sei nessuno.
Ma al netto di questi ostacoli, riuscirci è bellissimo, specie perché come se si fosse tutto scritto da solo, questi personaggi, questa storia, mi hanno lasciato davvero qualcosa.
Ti lascio un estratto che accenna a come davvero, uno dei tre personaggi, Valentina, stia lavorando a qualcosa che potrebbe davvero essere Wellness, trovarsi Wellness davanti esattamente nei giorni in cui il mio Sfumature viaggiava per le sue prime mail è stato qualcosa di strano...
«Di cosa parla?».
«Di persone che si allontanano, senza rendersene conto. Finché un
giorno la loro distanza è così grande che si salutano, senza soffrire».
David la fissò.
Pensò per un attimo alla sua canzone, alle note che si intrecciava-
no e che erano loro, quelle persone di quella sera, compresa quella
ragazza.
Pensò di parlargliene, pensò che si sarebbe sentito stupido parlan-
dogliene.
«Sarà un gran successo, quel libro».
«Perché dici?» chiese Valentina, stupita di quella certezza.
«Perché questo succede alle persone: si allontanano sempre con il
tempo. Perché cambiano, mutano forma e quell’incastro perfetto di
quel primo momento difficilmente rimane, e a un certo punto non
stanno più bene assieme».
«Ma allora perché volete amarvi?» chiese Valentina, d’impeto.
Pensò alla reazione di quell’uomo quando gli aveva letto le parole e
l’aveva visto travolto dalla verità di quel racconto. Pensò, ora, a quest’al-
tro uomo, a tutti gli uomini e le donne del mondo, ad Anna e Michele.
Pensò a Michele che già voleva andare in India, il suo sogno, ma
non riusciva a inserirci Anna, la prima tessera delle loro differenze,
forse il pezzo che avrebbe un giorno fatto crollare tutto, non glielo
augurava, ma lo temeva.
Pensò alla storia di quegli adulti, a un mondo a cui lei si affacciava e
a come tutti sembravano dirle di sognare e poco dopo di non illudersi
e a come sembrasse, ora che ci era dentro, che ci fossero due forze op-
poste, due corde tirate che laceravano i corpi, una forza di attrazione
e una di distruzione.
A come tutti i popoli sulla Terra si fossero riuniti in comunità, e
come poi quelle comunità si sfaldassero nelle loro differenze, per poi
lottare per mantenere i tratti comuni e a come non ci fosse soluzione
ai mali di questa umanità, se non il raccontarla, nella sua imperfezio-
ne e nella sua bellezza.
«Perché quello che provi in pochi istanti basta per una vita intera»
rispose David, pensando alla sua canzone, al contatto fisico con So-
raya, a quello che ne era uscito, alle note che ora, proprio ora, molti
stavano ascoltando, forse amando.
«Madonna, che schifo di mondo» disse Valentina.
«Esattamente» disse lui, sorridendo.
Sorrisero entrambi, parlarono un altro po’, ma era come se tutto
fosse già stato detto.
Se un giorno avrai piacere di provarlo, scrivimi con piacere cosa ne pensi, mi piacerebbe parecchio capire se può lasciare qualcosa a chi ha amato un certo tipo di libri (penso anche ad un David Grossman, penso a La stanza di sopra di Giulia Caminito, penso all'ultimo di Sally Rooney, tutti sguardi forti dentro l'animo umano).
Io ho provato ad ascoltare "parlarne tra amici" un paio di volte, ma non ce la posso fare. Daria Bignardi è di una spocchia insopportabile, almeno per me. Mi ha dato fastidio per esempio in una puntata in cui si parlava di Sally Rooney e del fatto che una libraia indipendente si fosse un po' lamentata del boom della Rooney che oscurava tutto il resto, mentre le librerie indipendenti faticosamente cercano di proteggere la bibliodiversità e proporre, senza troppo successo, autori validi ma meno noti. La Bignardi ha liquidato la questione definendo "coglione" chi non ama Sally Rooney. Mi è sembrato veramente fuori luogo. Ci sono tanti podcast che parlano di libri in maniera più rispettosa e meno snob, per esempio "Copertina" di Matteo B. Bianchi. Grazie per i consigli come sempre e buona estate! 😊
Anche io ho avuto la stessa sensazione, ma ho ascoltato solo due puntate e forse mi sono piantata su quel pregiudizio. Inoltre una delle due puntate parlava de Il giorno dell'ape, che ho detestato dalla prima all'ultima pagina. Quali altri podcast ascolti che parlano di libri, io ne cerco sempre ma poi mi annoiano
Io ho notato un miglioramento dopo le prime 2-3 puntate, anche se ribadisco che non l'ho trovato sempre perfetto, qualche uscita discutibile e qualche puntata meno interessante di altre ci sono (come credo naturale). Io oltre a Copertina che citava @Sudestada ascolto anche Comodino, ma concordo con te che è difficile trovare podcast che parlino di libri ma siano anche un po' brillanti / divertenti. Forse dovremmo lanciarlo noi! 😄
Capisco questo punto di vista, anche io ho trovato alcune uscite discutibili (anche se credo ci sia spesso almeno un tentativo di ironia, questa è la mia percezione). Quello che fatico a trovare in altri podcast su questi temi è la parte di divertimento in cui non ci si prende troppo sul serio, ma probabilmente questa cosa è anche legata alla mia ignoranza dell'esistenza di altri podcast che hanno lo stesso tono (per cui se hai altri da consigliarne io ascolto volentieri!). PS: Anche io da sempre fan di Copertina (credo di averlo consigliato nel primissimo numero della mia newsletter a febbraio 2020, numero andato completamente perso nel web, da qui il mio "credo" 😄). Buona estate anche a te ♥️
I consigli hanno DELIVERATO perfettamente. La mia carta di credito ti ringrazia 😅
Tu non lo sai ma io ho un accordo con Visa, Mastercard, American Express e guadagno una % su ogni transazione! 😂 La parola d'ordine (oltre a DELIVERARE) è FATTURARE!
Con tutta l'arroganza di questo gesto ti dico che.
Io lo scorso anno ho scritto un romanzo, era estate e poco dopo sono passato in libreria, scoprendo e poi amando Wellness, di Nathan Hill.
Wellness è il seguito del mio libro, idealmente: uno dei personaggi immagina esattamente si scrivere un libro che parli della disgregazione di una coppia, di guardare dentro ad una relazione e vedere quando tutto si rompe.
Il mio è uscito a dicembre, si chiama Sfumature , io sono Alessio Falavena e il mio libro parla di tre esistenze fratturate che si incontrano una sera e di tutto quello che succede dopo.
Dei loro vuoti, delle loro paure, di ciò che accade dopo quell' incontro.
Ho poi amato Nathan Hill, mi ha stupito come quasi in parallelo stesse scrivendo, idealmente, il seguito del mio libro.
E metti mai che avrai voglia di dare una possibilità al mio romanzo, beh, troverai sicuramente delle affinità:)
Grazie Alessio per il tuo messaggio! E per aver condiviso questa "connessione" con Wellness di Nathan Hill. Il modo in cui racconti l’intreccio tra il tuo romanzo e il suo mi ha incuriosito non poco...
Intanto hai tutta la mia stima: riuscire a scrivere (e pubblicare!) un romanzo è già di per sé (ai miei occhi) un'impresa enorme! 👏
Mi segno sicuramente Sfumature!
In un certo senso pubblicarlo è stato qualcosa di cui nemmeno mi sono reso conto.
Ho ricevuto la proposta di pubblicazione in un tempo vergognosamente breve da quando ho iniziato a mandare le mail alle case editrici, sì, è una casa piccolina e indipendente e sì, ho scoperto che dopo averlo scritto, editato, pubblicato poi c'è tutto il mondo delle presentazioni, incontri, concorsi, ne parli, è una fiammella che cerchi di tenere sempre viva, in fondo non sei nessuno.
Ma al netto di questi ostacoli, riuscirci è bellissimo, specie perché come se si fosse tutto scritto da solo, questi personaggi, questa storia, mi hanno lasciato davvero qualcosa.
Ti lascio un estratto che accenna a come davvero, uno dei tre personaggi, Valentina, stia lavorando a qualcosa che potrebbe davvero essere Wellness, trovarsi Wellness davanti esattamente nei giorni in cui il mio Sfumature viaggiava per le sue prime mail è stato qualcosa di strano...
«Di cosa parla?».
«Di persone che si allontanano, senza rendersene conto. Finché un
giorno la loro distanza è così grande che si salutano, senza soffrire».
David la fissò.
Pensò per un attimo alla sua canzone, alle note che si intrecciava-
no e che erano loro, quelle persone di quella sera, compresa quella
ragazza.
Pensò di parlargliene, pensò che si sarebbe sentito stupido parlan-
dogliene.
«Sarà un gran successo, quel libro».
«Perché dici?» chiese Valentina, stupita di quella certezza.
«Perché questo succede alle persone: si allontanano sempre con il
tempo. Perché cambiano, mutano forma e quell’incastro perfetto di
quel primo momento difficilmente rimane, e a un certo punto non
stanno più bene assieme».
«Ma allora perché volete amarvi?» chiese Valentina, d’impeto.
Pensò alla reazione di quell’uomo quando gli aveva letto le parole e
l’aveva visto travolto dalla verità di quel racconto. Pensò, ora, a quest’al-
tro uomo, a tutti gli uomini e le donne del mondo, ad Anna e Michele.
Pensò a Michele che già voleva andare in India, il suo sogno, ma
non riusciva a inserirci Anna, la prima tessera delle loro differenze,
forse il pezzo che avrebbe un giorno fatto crollare tutto, non glielo
augurava, ma lo temeva.
Pensò alla storia di quegli adulti, a un mondo a cui lei si affacciava e
a come tutti sembravano dirle di sognare e poco dopo di non illudersi
e a come sembrasse, ora che ci era dentro, che ci fossero due forze op-
poste, due corde tirate che laceravano i corpi, una forza di attrazione
e una di distruzione.
A come tutti i popoli sulla Terra si fossero riuniti in comunità, e
come poi quelle comunità si sfaldassero nelle loro differenze, per poi
lottare per mantenere i tratti comuni e a come non ci fosse soluzione
ai mali di questa umanità, se non il raccontarla, nella sua imperfezio-
ne e nella sua bellezza.
«Perché quello che provi in pochi istanti basta per una vita intera»
rispose David, pensando alla sua canzone, al contatto fisico con So-
raya, a quello che ne era uscito, alle note che ora, proprio ora, molti
stavano ascoltando, forse amando.
«Madonna, che schifo di mondo» disse Valentina.
«Esattamente» disse lui, sorridendo.
Sorrisero entrambi, parlarono un altro po’, ma era come se tutto
fosse già stato detto.
Se un giorno avrai piacere di provarlo, scrivimi con piacere cosa ne pensi, mi piacerebbe parecchio capire se può lasciare qualcosa a chi ha amato un certo tipo di libri (penso anche ad un David Grossman, penso a La stanza di sopra di Giulia Caminito, penso all'ultimo di Sally Rooney, tutti sguardi forti dentro l'animo umano).
Un saluto, intanto :-)