📲 Prologo: app (e dintorni) che ci aiutano con la lettura
Siccome inizia a fare caldo (almeno, nel momento in cui sto scrivendo), potrei attribuire alle temperature la colpa per la banalità con cui sto per introdurre questo numero della newsletter: è vero che la tecnologia può essere spesso una fonte di distrazione dalla letterura, che richiede concentrazione prolungata, ma al tempo stesso può essere un’ottima alleata per aiutarti a migliorare l’esperienza con i libri (prima, dopo e durante).
Ho deciso quindi di condividere con te alcune risorse “tecnologiche” che per me sono abbastanza fondamentali mentre leggo. Magari qualcuna ti è utile.
Kindle (dispositivo, ma anche app)
Da tanti anni ormai possiedo un Kindle. Per la precisione ne ho avuti tre: due modelli di Kindle Paperwhite e ora un Kindle Oasis. La comodità di poter avere molti libri concentrati in poco spazio per me non ha pari. Soprattutto per quando mi sposto sui mezzi del trasporto pubblico per andare in ufficio oppure per quando sono in viaggio, per vacanza o lavoro. Come ti ho già raccontato in passato, mi piace alternare libri fisici e digitali, anzi spesso ne leggo due in parallelo, dove quello cartaceo di solito mi accompagna sul comodino, mentre il Kindle è lo strumento per quando sono fuori casa. Inoltre, si tratta pur sempre di un dispositivo tecnologico digitale, ma con pochissime possibilità di farsi distrarre: ti fa leggere e poco altro (io lo uso, ad esempio, anche per leggere gli articoli che mi salvo su Pocket, grazie a questa applicazione). La cosa bella è che Kindle è anche un’app disponibile per altri dispositivi: ti basta quindi scaricarla per leggere ebook anche sul tuo telefono o sul tuo computer.
Endel
Quando mi dedico alla lettura, mi piace essere completamente immerso nell’esperienza. Non riesco nemmeno ad ascoltare musica nel mentre, perché questa mi distrae, così come spesso mi distraggono o infastidiscono anche i suoni della città. Ecco perché quasi sempre indosso le mie cuffie che mi isolano dal mondo e faccio partire uno dei suoni di Endel. Si tratta di un’app sviluppata appositamente per fornirti suoni adatti all’attività che stai facendo (ha anche una funzione “autoplay” che ne cambia il ritmo e l’intensità sulla base del momento della giornata e di quanto movimento stai facendo). C’è anche una sezione dedicata proprio alla lettura che, se vuoi, ti permette di impostare un timer per il tempo che intendi restare concentrato sulle pagine del tuo libro. È gratis per la maggior parte delle funzioni (io la uso in versione free), ma se proprio vuoi un’esperienza top di gamma, bisogna pagare un abbonamento (oppure c’è una prova gratis di 14 giorni tramite questo link).
Full immersion
Sui miei dispositivi Apple ho impostato varie Full immersion (sono pressoché sicuro esista una funzione simile anche per i dispositivi Android), tra cui una dedicata proprio alla lettura. Ti consiglio di provarci, se già non le usi, perché ti consentono di eliminare tutte le notifiche e le altre potenziali distrazioni che vengono dal tuo smartphone mentre sei intento a leggere il più appassionante dei romanzi. Una piccola oasi di pace solitamente a un solo tap di distanza (e un po’ di smanettamenti iniziali per impostarla).
Highlighted (o Apple Notes)
In una delle primissime edizioni di questa newsletter (ormai più di tre anni fa) ti avevo parlato di un’app che si chiama Highlighted che consente di “sottolineare virtualmente” i libri cartacei che leggi. È sufficiente inquadrare con la fotocamera del tuo smartphone il testo che ti interessa e questo lo riconoscerà e te lo salverà, pronto poi per essere consultato o esportarto a tuo piacimento. Highlighted esiste ancora, ma nel frattempo la possibilità di fare la stessa identica cosa è anche arrivata in applicazioni come Note di Apple (e sono sicuro che anche in questo caso ci sia una funzione identica in Android). Ammetto che ho un po’ abbandonato Highlighted in favore di Apple Notes, soprattutto perché utilizzo sempre di più quest’ultimo anche per tenere traccia dei libri che leggo e delle cose più interessanti che imparo facendolo.
Goodreads (o cos’altro?)
Anche la chiusura di questo prologo è affidata a un consiglio probabilmente banale: l’app di Goodreads per registrare tutti i libri letti, ma anche per avere sempre a portata di mano una wishlist con tutti i titoli da recuperare. Si possono fare tantissime critiche a Goodreads, ma rimane il fatto che ha una comunità e un catalogo molto estesi. Io faccio fatica ad abbandonarlo (o anche provato The Storygraph, che però non ha fatto breccia nel mio cuore).
Approfitto però a questo punto per chiederti: che cosa usi tu per tenere traccia delle tue letture? Goodreads oppure utilizzi altre app? O magari nessuna app, ma metodi diversi (le note sul telefono, un taccuino, un file Excel…)?
Puoi rispondermi, se ti va, commentando questo numero della newsletter, o semplicemente facendo reply a questa email.
Lancerò anche la domanda nella frizzantissima chat, che se non hai ancora consultato, magari è la volta giusta per buttarci un occhio.
E ora il resto del (solito) menù, ma più ricco del solito. Crepi l’avarizia.
📖 Libri che ho letto nell'ultimo mese (o giù di lì)
Prevenire di Paolo Vineis, Luca Carra e Roberto Cingolani (Einaudi)
⭐️⭐️ | Il titolo di questo saggio mi aveva incuriosito molto. Lo avevo aggiunto alla mia lista perché avevo bisogno di trovare idee brillanti e speranze su quali siano gli approcci possibili per affrontare le sfide del presente e dell’immediato futuro. Le premesse su cui si basa sono altrettanto interessanti: il progresso sulla Terra ha generato molti vantaggi, ma anche tre debiti (economico e sociale, ambientale e cognitivo). Questi tre debiti e i fattori che li hanno originati sono spiegati molto bene. Il problema è che la loro spiegazione rappresenta da sola il 90% di questo breve libro. Per dirla in altro modo: mi è molto mancata un’approfondita parte che andasse oltre la diagnosi, e che presentasse qualche proposta un po’ meno generica su come agire di conseguenza. Insomma, l’ho trovato abbastanza monco.
🔮 Consigliato per chi: vuole comunque mettere un po’ di ordine in quello che ci sta accadendo.
💯 Pagine: 136
A World Without Email di Cal Newport (Portfolio Penguin) 🇬🇧
⭐️⭐️⭐️ | Ammetto che ho approcciato questo testo con il sopracciglio un po’ alzato: sono infatti un grande fan delle email, che dal mio punto di vista rappresentano un ottimo metodo di comunicazione asincrona e, soprattutto, riducono la necessità di sentirsi telefonicamente (cosa che odio). In realtà, già dalle prime pagine si capisce che l’ogetto non sono solamente le email, ma tutte le modalità di lavoro e comunicazione che ci impediscono di concentrarci sulle cose che contano davvero. Il vero concetto attorno al quale ruota questo saggio è quello di “hyperactive hive mind” che descrive lo stato in cui moltissime persone vivono quotidianamente e che prevede di essere sempre all’erta e pronti a passare da uno stimolo all’altro. La prima parte si concentra soprattutto sul desrivere questo aspetto, mentre la seconda (molto più interessante) enuncia quattro principi (“attention capital principle”, “process principle”, “protocol principle” e “specialization principle”) che sono alla base della visione di Newport per “un mondo senza email”. È la parte che ho trovato più stimolante perché presenta anche suggerimenti concreti su come cambiare il proprio approccio lavorativo, a maggior ragione perché, come l’autore, anche io vivo e lavoro quotidianamente in un ambiente accademico. Anche se si tratta di un libro che parla a tutti coloro che fanno un qualsiasi tipo di lavoro della conoscenza. In generale, meno convincente dei due precedenti libri di Cal Newport che ho letto: Deep Work e Digital Minimalism.
🔮 Consigliato per chi: è un po’ ossessionato dalla categoria “produttività” e “self improvement”.
💯 Pagine: 296
Meno di zero di Bret Easton Ellis (Einaudi)
⭐️⭐️⭐️⭐️ | In moltə mi avevano consigliato di leggere Meno di zero prima di affrontare Le schegge (entrambi di Ellis). E in un evento più unico che raro nella mia vita, ho deciso di seguire il suggerimento! Ovviamente, ho fatto bene, perché il romanzo di debutto dello scrittore (che avevo già apprezzato sia in versione romanziere con American Psycho, sia in versione “saggista” con la sua quasi autobiografia Bianco) è totalmente la mia merda. Fin dall’incipit (“La gente ha paura di buttarsi nel traffico delle autostrade a Los Angeles”) ho ritrovato quel ritmo martellante che avevo già amato nella sua scrittura. Quello che al lettore succede poco dopo non è tanto e solo la sensazione di buttarsi nelle strade trafficate californiane, ma di iniziare un viaggio ancor più caotico nelle vite di una generazione di giovani ricchi, privilegiati, disillusi e superficiali. Il romanzo potrebbe sembrare “vuoto” e, addirittura, privo di trama, ma è proprio questo vuoto al centro del racconto: la completa inconsistenza delle esistenze di Clay e del suo gruppo di amici e conoscenti è un vortice dal quale è difficile uscire una volta entrati. Tra le poche cose “concrete” che succedono, ci sono molte televisioni accese su MTV, molta droga (soprattutto cocaina) molte feste, molti incontri nei luoghi cool della città e, ahimè, tanti nomi da ricordare.
🔮 Consigliato per chi: ama i libri che sono un mood (e non hanno trama) .
💯 Pagine: 188
🗞 News sul mondo dei libri in ordine sparso
Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile ha vinto il Premio Strega 2024. Una domanda leggitima per alcunə potrebbe essere: ma chi è e da dove arriva Donatella Di Pietrantonio?
Ti ricordi Frenesia di Flavio Nuccitelli? Beh, io sì. Soprattutto l’adolescente che ancora alberga in me e che aveva amato questo romanzo (piuttosto young adult). La notizia (🇬🇧) è che sono stati acquisiti i diritti per farne una serie tv.
Avevo recensito Trust proprio nella newsletter precedente: anche questo titolo diventerà una serie tv (diretta da Todd Haynes per HBO).
Il Pride Month è finito? Allora mi sembra il momento giusto per condividerti una lista di 10 libri a tema (🇬🇧).
Le elezioni europee sono ormai passate? Allora mi sembra il momento giusto per condividerti un elenco di 9 libri per capire l’Europa.
Tralasciando la qualità non proprio perfetta, la puntata di un podcast interessante con una conversazione con Teresa Ciabatti sul suo rapporto coi soldi (di cui si parla anche in un suo romanzo che avevo amato: La più amata).
Quattro modi (🇬🇧) creativi per organizzare i propri libri, su Lifehacker.
Un’intervista a Jón Kalman Stefánsson (autore, tra le altre cose, di Luce d’estate ed è subito notte).
50 consigli di letture estive raccolti (🇬🇧) dal Guardian. Se invece ti fidi di TikTok, ecco (🇬🇧) i 10 migliori libri del 2024 secondo BookTok. Altrimenti ci sono i consigli (25 in tutto) di lettura del Post. Non ti basta? E allora ecco 300 titoli per l’estate suggeriti da Illibraio.it.
Ogni mese è il link più cliccato di questa newsletter: i libri letti e consigliati dalla redazione di Rivista Studio.
🛒 Offerte e promozioni interessanti
Fino al 31 luglio puoi approfittare dei seguenti sconti (tutti link affiliato), come sempre tra i titoli che ho letto e recensito:
Homo Deus: breve storia del futuro di Yuval Noah Harari (⭐️⭐️⭐️)
Come d’aria di Ada D’Adamo (⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️)
Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie (⭐️⭐️⭐️⭐️)
Camere separate di Vittorio Tondelli (⭐️⭐️⭐️)
Il popolo degli alberi di Hanya Yanagihara (⭐️⭐️⭐️)
Soffocare di Chuck Palahniuk (⭐️⭐️)
Ho deciso d’ora in poi di segnalarti anche i libri che io stesso ho acquistato perché in offerta. Magari interessanto anche a te:
Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow di Gabrielle Zevin
Trovi l’elenco completo a questo link.
👋 Epilogo
La newsletter torna sabato 3 agosto 2024.
Come sempre ti invito a scrivermi nel caso volessi farmi sapere che cosa ne pensi dei libri che ho recensito (magari non sei d’accordo!) o consigliarmi qualcosa che hai letto (anche nell’iconica chat).
Infine, ti ricordo che puoi seguirmi su X, Instagram, Goodreads e Threads.
Buona lettura e alla prossima!
Andrea
Rispondo riguardo le comunità di lettura ,io uso anobii da più di dieci anni e da qualche anno lore.livellosegreto.it che è molto interessante e sta crescendo fra le pieghe del fediverso .
Ciao Andrea, non mi ricordo quando facemmo la discussione su BEE ma concordo assolutamente sulla recensione di Meno di Zero. Ti volevo dire che in questo preciso momento sto leggendo Glamorama e ti dirò... mi sta piacendo davvero ma davvero molto. Non so se vorrai continuare con lui, ma te lo consiglio più che vivamente, è incredibile.